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Il senso di appartenenza: cos’è e come cambia quando ci si trasferisce all’estero

COS’E’ IL SENSO DI APPARTENENZA?

L’appartenenza è un sentimento, è il senso di inclusione e la percezione del nostro valore in un determinato contesto.

Ci sentiamo appartenenti quando percepiamo di essere accettati, quando le nostre differenze sono riconosciute e tollerate, quando ci sentiamo connessi con gli altri.

Quindi non basta far parte di un gruppo, oppure vivere in un determinato Paese per sentirsi appartenenti.

Il senso di appartenenza è spesso anche collegato alla sensazione di conforto e piacere di non essere soli e al sollievo nel sapere che anche altre persone vivono situazioni simili alle nostre.

In breve, l’appartenenza e’ un bisogno fondamentale dell’essere umano, infatti se consideriamo la piramide dei bisogni, viene subito dopo il bisogno di cibo e sonno! Si, abbiamo proprio necessita’ di sentirci sicuri, stabili e in relazione agli altri.

COME COSTRUIAMO IL SENSO DI APPARTENENZA?

Sicuramente il primo luogo dove ne facciamo esperienza è in famiglia. Nel nostro nucleo familiare infatti ci siamo sentiti più o meno inclusi, abbiamo vissuto più o meno un senso di unità.

Piu’ in generale lo sviluppo del senso di appartenenza avviene con l’identificazione: quando accettiamo e condividiamo i valori e la cultura del gruppo nel quale viviamo, avvertiamo una similarità e quindi un senso del “noi”.

COME CAMBIA IL SENSO DI APPARTENENZA QUANDO CI TRASFERIAMO ALL’ESTERO?

Cambiare paese implica un cambiamento culturale e quindi una trasformazione del senso di similitudine di cui abbiamo parlato poco fa.

Infatti quando cambiamo Paese, possiamo sentirci:

  • Appartenenti al nuovo paese e al nuovo gruppo sociale
  • Non appartenenti al nuovo paese e al nuovo gruppo sociale
  • Non appartenenti al nuovo, ma neanche piu’ a quello d’origine

Chi riesce a inserirsi nel nuovo contesto si identifica con i modelli, i valori, gli obiettivi comuni, i comportamenti, le norme, gli interessi del nuovo paese. E’ inoltre relativamente attivo socialmente e si sente vicino agli altri.

Chi non si sente appartenente al nuovo, oppure nè al nuovo nè a quello d’origine, si sente spesso ignorato dagli altri e dalla comunità in generale, non si sente riconosciuto, a volte si sente rifiutato. Inoltre non condivide molti aspetti della cultura di riferimento.

Opposto al senso di appartenenza vi è quindi un senso di alienazione, bassa autostima e poco sentimento di reciprocità.

COME POSSIAMO LAVORARE SUL NOSTRO SENSO DI APPARTENENZA?

Secondo le principali ricerche, due aspetti fondamentali dell’appartenenza sono il coinvolgimento e l’aggregazione.

Per sentirci piu’ appartenenti e’ importante quindi:

  1. Aumentare il senso di coinvolgimento: se non partecipiamo attivamente e non interagiamo con il contesto è difficile sperimentare il senso di appartenenza.
  2. Aumentare il senso di aggregazione: se non creiamo connessioni con gli altri è molto probabile che ci non ci sentiremo parte del gruppo.

Quindi la partecipazione attiva è un ingrediente fondamentale se desideriamo aumentare l’esperienza di appartenenza.

Ovviamente non sempre e’ semplice coinvolgersi con la comunita’, trovare dei punti di contatto con gli altri, entrare in intimita’ con le persone.

Magari ci si sente diversi, poco capaci o in difficolta’.

In questo caso si puo’ lavorare ad un livello piu’ profondo. Ad esempio possiamo comprendere meglio quale sia il nostro blocco, quali sono le idee che abbiamo su di noi e sugli altri che ci mettono i bastoni tra le ruote, e come lasciare andare dei pesi (magari passati) che non ci servono piu’.

La mia psicoterapia si occupa anche di questo 🙂

Perche’ ne vale la pena di lavorare sul senso di appartenenza?

Perche’ e’ emerso che più le persone sentono di appartenere ad una comunita’, più hanno la sensazione che la vita sia significativa.

🌷

E tu caro lettore, come vivi e ti stai prendendo cura del tuo senso d’appartenenza?

Un abbraccio,

Giulia

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6 commenti su “Il senso di appartenenza: cos’è e come cambia quando ci si trasferisce all’estero

  1. Ahimè il mio bisogno di appartenenza è frustrato, poiché ho provato ad aprirmi, ad accontentarmi e a relazionarmi con persone che mi circondano nell’ambiente in cui vivo, sebbene non mi piacessero fino in fondo … e infatti è andata malissimo … per assurdo ho ottenuto esattamente ciò che per paura della solitudine volevo scongiurare … l’esclusione e il rifiuto! Al momento non vedo all’orizzonte possibilità gratificanti e ciò mi crea dolore e rassegnazione

  2. Perfettamente d’accordo. L’ho sempre adottato e lo applicherò in un nuovo gruppo di lavoro che sto realizzando

  3. Vivo in una cittadina di mare dove non esiste un centro di aggregazione,ognuno se ne sta a casa propria e fa i fatti suoi.Che tristezza che provo io che amo il paese,più piccole è e più ci si sta bene e dove è più forte il senso di appartenenza ad una comunità!

    1. Sentirsi parte della comunita’ e’ importantissimo e quando non riusciamo a connetterci la solitudine puo’ essere molto dura. Leggo che piu’ il luogo e’ piccolo e piu’ e’ intimo e appagante per te 🙂 Non e’ semplice, ogni Paese ha i suoi luoghi di aggregazione e le sue regole sociali per interagire. A questo si aggiunge anche come ci sentiamo emotivamente, come leggiamo le situazioni e quanto percepiamo gli altri lontani e distanti. Un caro saluto 🌼

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