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Mindfulness in espatrio: 4 esercizi per attenuare lo stress e tornare padroni di noi stessi

Durante la nostra vita in espatrio possono esserci dei momenti piu’ difficili di altri. Magari stiamo per iniziare un nuovo lavoro, viviamo una rottura amorosa, oppure sentiamo particolarmente la mancanza degli affetti.

Quest’anno la pandemia e’ stata un grande stress, in special modo per chi vive all’estero, da una parte perche’ e’ come se l’avessimo vissuta due volte, e poi perche’ per molti la lontananza e la solitudine sono stati ancora piu’ forti.

Nel mio libro Trasferirsi all’estero parlo delle 3 ancore della sicurezza, un concetto che puo’ esserci utile oggi rispetto a quello di cui stiamo parlando, e ora ti spiego perche’.

Ogni momento di stress puo’ essere visto come una transizione, non siamo piu’ al livello precedente ma non siamo ancora arrivati a quello successivo.

E quando viviamo una transizione ci possiamo sentire disorientati: e’ come essere in mezzo al mare durante una tempesta, lontani dalla terra e ancora non attraccati sicuri al porto.

In queste condizioni, per sentirci stabili abbiamo bisogno di un’ancora, e quella di cui voglio parlarti e’ l’ancora del presente.

Il presente puo’ essere un potentissimo ancoraggio quando siamo stressati e quando siamo costantemente presi da cio’ che e’ successo, o da cio’ che succedera’.

Ancorarsi al presente significa tornare nel qui ed ora ogni volta che la nostra mente oscilla tra passato e futuro e vogliamo ritrovare la calma.

E lo strumento piu’ utile per farlo, che propongo alle persone che decidono di fare un percorso con me e che utilizzo io stessa con soddisfazione, e’ la mindfulness!

Quindi, come intendo io la mindfulness? Essere in pace con l’universo? No, anche se non c’e’ nulla di sbagliato nel viverla cosi ovviamente 🙂

La mindfulness che utilizzo ha come obiettivo il farti sentire piu’ centrato e a riportare il focus su di te, invece che sulle richieste esterne (quando ti senti in balia delle circostanze e degli altri).

Se a volte senti che “non sai piu’ a chi dare i resti” e sei sempre molto attento a prenderti cura degli altri, puo’ fare proprio al caso tuo.

La mindfulness ti aiuta a sentirti radicato nel corpo e non preda dei mille pensieri che viaggiano nella tua testa.

E’ un momento di attenzione consapevole verso te stesso, quindi di anche di self-care se lo vogliamo chiamare con questo nome.

E’ un tornare a casa 🙂

I quattro esercizi di mindfulness che utilizzo di piu’ sono:

  1. La respirazione diaframmatica
  2. La visualizzazione del posto sicuro
  3. Le due valigie
  4. Scan e rilassamento profondo

Il primo esercizio e’ una tecnica di respirazione, la conosci?

Consiste nel tenere una mano sul petto e l’altra sulla pancia.

Inspirando sentiamo la pancia che sale e si gonfia come un palloncino, espirando sentiamo la pancia che si abbassa e si sgonfia. Ripetiamo la respirazione per 5-10 minuti, mantenendo il focus sulla pancia.

Questa tecnica funziona perche’ stimola un nervo chiamato nervo vago che passa per lo stomaco, e questo nervo attiva il sistema nervoso parasimpatico, quello cioe’ che ci fa calmare.

Cosi’ il battito del cuore diventa piu’ regolare e lento e i muscoli si rilassano.

E in poco tempo torniamo padroni di noi stessi e ci sentiamo piu’ tranquilli.

Gli altri 3 esercizi li spiego nel dettaglio nel mio percorso gratuito via mail (una mail per 4 giorni), si chiama “expat toolkit per paura e ansia” dove trovi gli audio che ho creato di queste mindfulness.

Se vuoi scaricarli li trovi qui.

Lavorare sulla nostra gestione dello stress e su come tornare centrati in noi stessi e’ uno degli esercizi interiori piu’ utili in assoluto!

Spero ne proverai qualcuno 🙂

Un abbraccio,

Giulia

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